Tra le attività indispensabili per l’evoluzione della professione di commercialista, che ogni giorno funge da tramite tra cittadini ed istituzioni, rientra senza ombra di dubbio il counseling. Ma cosa si intende esattamente con questo termine?
Con il termine counseling si indicano tutte quelle attività professionali orientate al sostegno e allo sviluppo delle potenzialità della clientela che, grazie ad una guida, è stimolata a delle scelte e a delle interazioni. Pertanto, detta così, quest'attività ben si plasma sulla figura del commercialista che in questi tempi di crisi necessita di sostenere e al tempo stesso incrementare la propria clientela.
Il counseling come strumento "relazionale" (e non solo) del commercialista
Il counseling può essere considerata una leva competitiva per migliorare alcune caratteristiche innate del commercialista. Ad esempio attraverso questo tipo di attività si può puntare sul proprio carisma, sull'autorevolezza e perché no sulla simpatia, al fine di conquistare i clienti non solo da un punto di vista professionale ma anche da un punto di vista empatico - relazionale.
Mediante un percorso di counseling, sempre più in voga tra i professionisti come i commercialisti e gli avvocati, si possono affinare alcune caratteristiche caratteriali e comportamentali per stimolare una maggiore fiducia e di conseguenza una maggiore percezione di competenza ed affidabilità. Qualche esempio? Apprendere l'arte della comunicazione e dell'ascolto (counseling) significa controllare alcuni aspetti del proprio essere e iniziare a chiedersi "come mi pongo?", "che tono di voce ho dinanzi al cliente?", "so ascoltare?" etc. etc.
Scegliere di lavorare su questi aspetti comunicativi, pertanto, consente di rivedere abitudini e comportamenti stereotipati che incidono direttamente sulla fiducia in noi stessi e che di riflesso trasmettiamo agli altri, clienti compresi.
Aumentare la clientela... oltre al counseling è questione di competenze
È chiaro che il counseling non è la panacea di tutti i mali, può certamente essere un valido strumento per far emergere tutto il proprio potenziale comunicativo ma se a questo non si affianca un continuo aggiornamento delle proprie competenze, il lavoro sul modo di porsi da solo non servirà ad aumentare la clientela.
Uno degli strumenti che al momento sembra dare "quella marcia in più" ai professionisti del settore contabile e legale è un software che tratta di tematiche d'attualità come l'anatocismo e l'usura bancaria. Infatti, sono numerosi i cittadini italiani che si rivolgono al commercialista piuttosto che all'avvocato per risolvere problematiche e anomalie riscontrate sui mutui stipulati mediante gli istituti di credito.
Il software denominato MELA (Mutui & Leasing Analysis), certamente non lavora sul fronte relazionale ma aiuta i commercialisti e gli avvocati a lavorare meglio sul fronte delle competenze. Sino a qualche tempo fa la richiesta di scovare interessi anatocistici sui mutui, ad esempio, portava i professionisti a richiedere delle consulenze bancarie esterne a causa di calcoli complessi e perizie econometriche troppo elaborate e dettagliate per essere redatte in breve tempo.
Grazie a questo software, invece, è sufficiente inserire i dati richiesti dall'applicativo per effettuare un'analisi approfondita e redigere in automatico tutti gli elaborati peritali da presentare in un eventuale contenzioso in giudizio. L'applicativo, semplice ed intuitivo è disponibile in versione gratuita su questo sito, provalo per scoprire quanto dei piccoli strumenti rendano un grande risultato.