De Masi: Anatocismo e Usura nel Piano di Ammortamento
Nel 2003, un imprenditore calabrese, Antonino De Masi, ha presentato un esposto in Procura perché i conti del suo piano di ammortamento non tornavano. La ditta De Masi, a causa dei ritardi nell’erogazione dei fondi della Legge 488, la quale prevedeva finanziamenti alle imprese, è stata costretta a ricorrere largamente al credito bancario. I tassi di interesse e gli altri “costi” imposti (soprattutto la commissione di massimo scoperto) superavano tutti i limiti previsti dalla legge 108/1996, la legge sull’usura. A causa di ciò, la De Masi si ritrova a pagare oneri finanziari per 6 milioni di euro su linee di credito di 12, 13 milioni.Il contenzioso con le banche, Antonveneta, Banca di Roma e BNL, colpevoli di anatocismo e usura, non è stato ancora del tutto risolto, infatti proprio pochi giorni fa, è saltata la mediazione del Governo con i suddetti istituti di credito.
Sindacati e segreterie nazionali come la Fiom Cgil stanno cercando in tutti modi di tutelare quest’azienda, famosa in tutta Italia per le lotte antimafia e usura dell’amministratore De Masi. Il pericolo di chiusura definitiva è stato ribadito nel corso di un’assemblea dei lavoratori per discutere le iniziative da prendere a difesa del lavoro e delle prospettive industriali. La mancata mediazione fa ipotizzare l’apertura, a fine anno, delle procedure di licenziamento dei 40 lavoratori, i quali, per contrastare questa situazione, hanno proclamato lo stato di agitazione e hanno affidato alle Organizzazioni e alle Rsa un pacchetto di 20 ore di sciopero.
La prima giornata di sciopero con manifestazione è stata fissata per giovedì 13 novembre 2014, a Reggio Calabria, davanti alla Prefettura. I lavoratori sono persino decisi a promuovere altre iniziative anche a Roma per spronare il Governo a continuare e a non rinunciare alla pressione sugli Istituti Bancari interessati così da risolvere il contenzioso finanziario aperto da ormai molti anni.
Piano di Ammortamento: Verifica Anatocismo e Usura
Tornando alla questione del calcolo e verifica del piano di ammortamento, molti professionisti si affidano a metodi ormai obsoleti e poco precisi, come Excel. Ma, come per il caso analizzato poco fa, è opportuno e soprattutto fondamentale essere scrupolosi, in modo da avere alla mano dati inoppugnabili in sede di giudizio.Attraverso un software capace di calcolare il piano di ammortamento e verificarne le anomalie, di archiviare i dati online, redigere perizie econometriche automaticamente e senza errori, il lavoro di commercialisti, legali e altri esperti è facilitato grazie a Mela Cesynt, l’alleato indispensabile contro la lotta ad anatocismo e usura. Se vuoi maggiori informazioni su Mela Cesynt visita la pagina informativa.