Sia le spese, sia le componenti negative di reddito (per intenderci quelle che derivano da operazioni e relazioni allacciate con aziende o liberi professionisti che risiedono o lavorano nei paesi black list) non sono deducibili e vanno segnalati in uno spazio apposito del modello unico. Per conoscere le operazioni black list basta dare uno sguardo al decreto ministeriale del 23 gennaio del 2002, dove sono appunto indicati in lista. Con questi paesi è difficile comunicare, di conseguenza non essendoci un giusto scambio di informazioni ne consegue una indeducibilità fiscale per evitare elusioni.
Le Spese & le Componenti da segnalare...
Quali sono dunque le spese e le componenti negativi da segnalare nel modello unico? Ecco qui una lista da tener presente: gli acquisti di merci o servizi nei paesi black list, le perdite sui crediti, gli ammortamenti, le minusvalenze, le svalutazioni, gli interessi che derivano da transazioni finanziarie. In pratica quindi tutte le componenti negative che derivano da operazioni con paesi black list.Un esempio specifico? Considerate l'acquisto di un bene, l'operazione black list è ammortizzabile per il soggetto black list, di conseguenza devono essere specificate nell'apposita sezione le quote di ammortamento.
Possiamo però dedurre le spese se riusciamo a dimostrare che l'impresa del paese black list a cui ci siamo rivolti svolge davvero attività commerciale, oppure che le operazioni black list effettuate sono state davvero fatte ed hanno avuto un riscontro, così si tranquillizza l'autorità finanziaria. Tutto ciò può essere fatto entro 3 mesi (novanta giorni circa) dalla richiesta dell'amministrazione finanziaria.
L'annotazione dei costi o spese che avete sostenuto per operazioni con paesi black list verrà inserita nel modello unico nell'apposito rigo delle variazioni in aumento (ai sensi del c.10 dell’art. 110 del TUIR) o nell'apposito rigo delle variazioni in diminuzione ().