Avvocati e Commercialisti on line? Ancora troppo pochi

Gli avvocati e i commercialisti sono connessi? Come si approcciano i professionisti alle nuove tecnologie? E i commercialisti online? Come se la cavano con il web? Alcuni usano software per commercialisti ed avvocati, altri sono rimasti all'era della carta.

Un interessante studio dell'Osservatorio ICT&Professionisti ha mostrato risultati inaspettati. L'indagine si è rivolta ad avvocati, professionisti come commercialisti, consulenti del lavoro ed esperti contabili. Ebbene queste professioni non sono poi tanto vicine alle nuove tecnologie. Vediamo quindi i risultati che sono stati presentati nel corso del convegno “Se parliamo di Professionisti, in realtà, parliamo di Imprese!”, tenutosi lo scorso 4 marzo al Politecnico di Milano. Il 78% del campione analizzato usa la firma digitale, che è anche necessaria per svolgere la professione (si vedano i dichiarativi dell'Agenzia delle entrate, non è possibile inviarli senza firma digitale).

E ancora il 76% usa abbondantemente l'home banking, ovvero il sistema per cui è possibile la gestione delle operazioni bancarie direttamente dall'ufficio. Ma qui i valori sono alti proprio perché si tratta di sistemi già entrati a far parte del mondo delle professioni. Ma quando andiamo a toccare le vere tecnologie innovative ci accorgiamo ad esempio che sono pochi i commercialisti online.

Ad esempio solo il 10% dei professionisti trasmette i documenti in formato elettronico, nonostante alcune categorie come avvocati e commercialisti producano una quantità ingente di documenti che per la maggiore vanno a finire in archivi cartacei. Insomma sono molti i professionisti che ancora non sanno rinunciare alla carta. Il 46% usa software per commercialisti e avvocati con il semplice scopo di veder ridimensionare la gestione dei documenti e degli archivi. Il business di molti professionisti quindi è ancora tradizionale se si pensa che solo il 10% usa i software per commercialisti e avvocati per altre funzioni oltre che l'archivio online.

Ma se i commercialisti online sono pochi, risultano ancora di meno quelli interessati alle nuove tecnologie. Il disinteresse, purtroppo, ha percentuali che oscillano tra il 24% ed il 57%. Nonostante ciò nei prossimi due anni qualcosa dovrebbe smuoversi. Infatti, tra il 20 e il 33% dei professionisti nell'immediato futuro investirà sui software per commercialisti e avvocati. Ci sono però tecnologie come il Crm, la firma grafometrica, il business intelligenze e il workflow documentali che non destano interesse neanche nell'immediato futuro.




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