La legge di stabilità 2014 vuole per sempre dire basta all'anatocismo bancario. Vediamo nei dettagli in cosa consistono questi nuovi provvedimenti varati dalla legge di stabilità 2014. Il nuovo provvedimento in sostanza stabilisce il divieto assoluto per l'anatocismo bancario, in pratica devono essere completamente riviste quelle cause che, in primo appello, avevano deciso su questa materia. Ritrattare le cause nello specifico vuol dire che viene nominato dal giudice una sorta di esperto tecnico, questo fa in modo che vengano riformulati i rapporti tra la banca e il correntista nell'ambito appunto dei rapporti che fanno capo al conto corrente.

Durante il secondo grado di giudizio normalmente non vengono ammesse attività istruttorie, ma questa legge fa in modo che ci siano delle eccezioni, ecco perchè dunque si può agire in tal senso, anzi va proprio nominato un consulente tecnico. Si vedano le esatte parole del giudice: “Deve essere rigettata l’eccezione di inammissibilità”, di conseguenza il consulente tecnico va a ripristinare i rapporti tra dare e avere, tra cliente e banca, nell'ambito dei rapporti di conto corrente. Infatti la legge elimina del tutto l'anatocismo bancario e permette di ristabilire i rapporti di conto corrente.

La legge di stabilità 2014 ha modificato quindi la materia dell'articolo 120 del testo unico bancario. Non è più consentita la capitalizzazione degli interessi ma bensì solo la loro contabilizzazione. Questa volta sembra davvero che la legge di stabilità abbia eliminato per sempre l'anatocismo bancario.

Ma ricordiamo brevemente che cos'è l'anatocismo e come abbia influito nei rapporti tra correntisti e istituti di credito. La banca spesso applica dei tassi di interesse che superano le soglie consentite, quando ciò accade si dice che si è in anatocismo bancario. Si distinguono due tipi di usura: l'usura sopravvenuta e l'usura preventiva. In pratica ogni interesse pagato alla banca viene poi conteggiato nel costo totale del finanziamento. Oltre a ciò viene considerata anche la commissione di massimo scoperto. Quando tutte insieme queste voci portano a superare la soglia limite di usura il cliente può appellarsi e non è più tenuto a pagare gli interessi del periodo in oggetto. Inoltre quegli interessi usurari che sono stati pagati andranno restituiti al cliente.

 

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